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Diamo una chance alla Sindaca

Ma s,i dai alla Sindaca!

Nessuna pietà,  il fratello  assunto all’iseda non si puo’ proprio tollerare. Ma come, hanno fatto la loro fortuna elettorale proprio per combattere  questo malcostume diffuso prima della rivoluzione e che fà si rassegna al tiro mancino ricevuto da quella azienda con l’assunzione del fratello . No non si puo’ accettare!

Cosi il commento della popolazione,appresa la notizia diffusa dai media con grande enfasi.

Potrebbe finire cosi la storia. Nella gogna mediatica perché la Sindaca non si dimetterà (l’ha appena dichiarato)per questo motivo e  credo che al momento  non sia una buona cosa, per la città, avere un commissario estraneo, che affianchi i tre mandati dal Ministero. Servirebbe forse a spingere gruppi politici a coalizzarsi e forse anche  a redigere un programma piu’ realistico. Se non ha chiesto favori come sostiene, non ci è  dato sapere. Né, per certo, possiamo pretendere dalla  Sindaca di chiedere al fratello di rinunciare a quel lavoro.

Adesso pero’ s’impone un segnale di attenzione sul tema della congruità dei costi del servizio e della sua efficacia e  di cui non puo’ ritenersi soddisfatta, per  certificare la sua opera di controllo sull’operato della ditta e l’estraneità ai fatti di cui, è l’idea diffusa, è ritenuta complice. Questo è nei suoi poteri e questo si aspetta la città.

Che sia avvenuto per via di uno scambio o per una captatio benevolentiae dell’ impresa nei confronti della Sindaca per ottenerne vantaggi poco cambia nella pubblica opinione che esige una riparazione.

Un protagonismo visibile che non sia solo a favore di telecamere,inconcludente  e dannoso, anche per la sua immagine che al momento risulta chiusa in un isolamento che non aiuta la soluzione dei problemi.

Dal momento che non vuole andarsene, è nel suo diritto, rilanci l’azione amministrativa, dia smalto all’inarrestabile appassire della speranza che a migliaia le hanno consegnato il giorno delle elezioni.

Il guaio piu’ grave,miei cari pochi lettori, sta nella assoluta assenza di prospettiva in questa città, nel suo degrado progressivo, nell’aumento silente delle diseguaglianze, nella mancanza di alternative per trovare un lavoro che non sia attraverso la spesa  pubblica e questa è orientata dalla politica e la politica fa lavorare. Quando ci riesce con questi chiari di luna.

L’ avvenimento in un contesto diverso apparirebbe meno urticante, ecco perché la mobilitazione politica, dopo la denuncia, dovrebbe concentrarsi sulle opere e sugli strumenti e risorse umane che facciano uscire la città da questa condizione di marginalità in cui è ripiombata. I fatt,i come è noto, non sono nuovi alla cronaca sono stati leitmotiv  durante il frontismo seguito alla rottura di unità nazionale negli anni della cosiddetta “ prima Repubblica”. E ancora prima. I piu’ avanti in età ricorderanno l’accusa di Ronald Reagan allora aspirante presidente, a Jimmy  Carter  Presidente uscente ,di amare cosi tanto la sua famiglia da farne assumere parecchia nell’ amministrazione federale, anche se da quelle parti vale il sistema dello spoyl system dove i presidenti eletti piazzano i loro uomini nell’amministrazione ad ogni  cambio di presidenza.

Fa giuoco anche li, ma da noi è patologica!  Non c’è lo spoyl system. C’è la distorsione nell’ uguaglianza delle opportunità.   Nella distribuzione della ricchezza a vantaggio dei pochi fortunati  e a scapito delle nuove generazioni.

Un male antico che non è in agenda di rimuovere e questo il piu’ grave atto della Sindaca e degli interessati oppositori interni: aver ferito gravemente la speranza di un vero cambiamento.

Al Sindaco non si puo’ chiedere la perfezione che a noi manca, si deve esigere di porre in atto provvedimenti che concorrano al definitivo cambiamento.  Le dichiarazioni di estraneità non la salveranno dal pettegolezzo, come le chiacchiere sulla buona amministrazione non convincono la sua maggioranza.

Deve darsi da fare è il solo modo di convincere della sua adeguatezza alle grosse difficoltà del paese.

Su  questo verrà giudicata.