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A Canicattì l’inquinamento non è in miglioramento

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COOPERATIVA SANTANNA

A distanza di quasi un anno dalla richiesta di emettere un provvedimento che mirasse al miglioramento della qualità dell’aria rivolta al Sindaco del comune di Canicattì con nota prot. n. 10142 del 09/03/2017 da parte di Alberto Crapanzano Referente per la Sicilia di A SUD ambiente e cooperazione ONLUS, poco è stato fatto e molto c’è ancora da fare affinché si provveda a migliorare la qualità dell’aria della comunità canicattinese.

“Di recente – scrive Crapanzano –  il Sindaco ha emesso un’Ordinanza, la N. 2 del 11/01/2018, con la quale si afferma l’esistenza dell’inquinamento acustico nei pressi del Largo Aosta e di conseguenza si stabilisce il trasferimento delle fermate degli autobus a circa 100 metri più a valle dal luogo in questione, una zona pure centrale e piena di insediamenti di civile abitazione. Tale provvedimento così com’è, sembra timido e palliativo, nonostante l’intendimento e la volontà che esso esprime a voler venire incontro alle esigenze dei cittadini. Per poter produrre i desiderati effetti, il terminal degli autobus andrebbe trasferito al di fuori di aree densamente urbanizzate, in modo da contrastare realmente sia l’inquinamento acustico accertato sia quello atmosferico coesistente e ancora da accertare”.

Gli ultimi rilevamenti relativi all’aria nel centro del comune di Canicattì risalgono all’anno 2013 (vedi qui), nei quali si registrarono sforamenti dei limiti massimi di sostanze inquinanti ammessi dalla Legge. Già da allora l’inquinamento atmosferico alterava la salubrità dell’aria e costituiva un pericolo per la salute pubblica, quindi appare opportuno alla luce di tali dati che il Sindaco il quale è anche responsabile sanitario, torni a sollecitare con più forza gli organi regionali preposti ad effettuare con carattere d’urgenza le centraline mobili di monitoraggio dell’aria.

“I Sindaci – ricorda  Alberto Crapanzano,  Referente per la Sicilia di A SUD – per migliorare la qualità dell’aria delle proprie città e per ridurre gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana, hanno a disposizione diversi strumenti da subito applicabili nel nostro territorio, come ad esempio l’applicazione della Legge N. 10/2013, una Legge dello Stato di alta morale etica che obbliga i comuni a piantumare un albero per ogni bimbo nato o adottato e ad istituire un catasto degli alberi; Istituizione  di isole pedonali quotidiane; Programmazione di giornate ecologiche ed in bicicletta favorendo la ciclabilità urbana; Limitazione della circolazione delle auto altamente inquinanti; Controlli sulle emissioni reali dei mezzi di trasporto pubblici e privati;”

“La mitigazione dell’inquinamento atmosferico in ambiente urbano deve essere priorità di ogni Pubblica Amministrazione che ha il dovere di programmare tramite i PAES (Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile), i quali producono benefici immediati e futuri sulla salute dei cittadini e sull’economia”, conclude Alberto Crapanzano.