Favara Politica

Favara. Consiglio Comunale sulla relazione annuale della Sindaca Alba

biowoodheaterpegaso

 

Si è svolto ieri giorno 05 settembre, la seconda parte del Consiglio Comunale dedicato alla relazione annuale della Sindaca Anna Alba, dopo che il precedente era caduto per mancanza di numero legale, al momento dell’inizio della discussione, determinato dalla maggioranza grillina che si era allontanata facendone cadere la seduta.

COOPERATIVA SANTANNA

In effetti si sono succeduti parecchi interventi da arte della maggioranza, che hanno declamato la buona amministrazione della Sindaca, ricordandone aiuole (forse quelle coperte col pietrisco? o a quelle delle rotatorie con la pubblicità vietata dalla legge?)), partecipazione, coerenza, trasparenza, pubblicazione di atti e perfino orgoglio di appartenenza, e dall’altra parte quasi tutti i Consiglieri dell’opposizione che hanno tutti criticato duramente i primi 15 mesi di governo della città.

Le definizione della lunghissima relazione sono state le più svariate dalla “lista delle favole” (Castronovo R.) alla “descrizione di una città meravigliosa che però non può essere Favara”, da documento di “autocelebrazione” a quella di “relazione di buoni propositi”, da “asettica” a “fantasiosa”.

Critiche sulla mancata lotta alla povertà avendo determinato la chiusura dell’AVODIC sia per la mancanza di accreditamento sia per mancati interventi economici da parte del Distretto Socio Sanitario di cui il nostro Comune fa parte, scarsa pubblicizzazione per le domande di inclusione sociale.

Critiche sulla mancata gestione in house dei rifiuti promesso in campagna elettorale, che non solo non si è realizzata, ma che nemmeno si è iniziato l’iter e che quindi rimarrà una promessa non realizzata.

Critiche “immediata rescissione con Girgenti Acque per inadempienze” promessa in campagna elettorale e nemmeno questa mantenuta, e pure qua, con un servizio pessimo e nessuna inadempienza contestata.

Promessa non mantenuta nemmeno sulla riorganizzazione del mercato settimanale che resta tale e quale con abusivismo, e pericolosità igienica e sanitaria.

Critiche sul dichiarato dissesto, anche questo negato in campagna elettorale ma realizzato appena insediati, mettendo in ginocchio una città e colpendo tutte le imprese creditrici del nostro Comune.

Ma le critiche più accese arrivano sia sul piano economico che dei lavori pubblici.

La Sindaca, dice l’opposizione con la Chiapparo, di tacere sul richiamo dei Revisori dei conti sul “Piano Economico Finanziario TARI” avvisandola di evidenti incongruenze, così come tace sulla prescrizione da parte dello stesso collegio, e prevista dalle leggi, di non fare spese che non siano ritenute indispensabili.

Continua ancora la Chiapparo che la Sindaca, insieme alla sua Assessora alle Finanze, nel loro anno di amministrazione hanno aggiunto nuovi debiti del Comune di Favara, per mancata riscossione, di quasi 6 milioni di euro tra TARI e IMU.

Ironia anche sui ringraziamenti pubblici della Sindaca al suo Assessore ai lavori pubblici solamente per essersi recato da Favara a Palermo per “riscuotere” politicamente quando la precedente amministrazione aveva realizzato sul metano e sul PRG, i meriti sono delle precedenti amministrazioni ma i ringraziamenti vanno all’Assessore attuale che ha “saputo” presentare un piano delle opere pubbliche perfettamente identico a quello precedente, senza nemmeno cambiarne le date di esecuzione scadute.

Ristrutturazione degli edifici adibiti a scuole e lavori di efficientemente energetico iniziati, perfezionati, sovvenzionati e gare bandite con la precedente amministrazione, ma i meriti la Sindaca li attribuisce al suo assessore, un bravo ad entrambi.

La Chiapparo continua con i problemi irrisolti sulla spazzatura che l’impresa rende un servizio sempre più scadente e costi più elevati e con vistose inadempienze contrattuali non viste; con Girgenti acque che a Favara si comporta da padroncina, con il controllo del territorio assolutamente inesistente, e per finire coi i fiori all’occhiello delM5s, promesse anche queste non mantenute, come il “Sindaco a domicilio” e il “cittadino in Giunta” evaporati prima ancora di iniziare.

Ci si aspettava un replica della Sindaco o a chiarimento o a rigettarne le critiche ma silenzio da parte dell’Amministrazione attiva.

Quindi il Consiglio prosegue sulle interrogazioni e interpellanza.