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Favara. Il segretario provinciale Partito della Rifondazione Comunista Antonio Palumbo interviene in merito alle recenti polemiche tra la sindaca e Girgenti Acque

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Negli ultimi giorni la sindaca di Favara Anna Alba è entrata a gamba tesa nella questione inerente l’istallazione selvaggia dei contatori idrici, intimando alla stessa società di sospendere l’istallazione dei contatori nel territorio di Favara e di concordare un adeguato programma con l’Ufficio tecnico. Ad intervenire nella vicenda, anche la federazione di Agrigento del Partito della Rifondazione Comunista- Potere al Popolo con il suo segretario provinciale Antonio Palumbo. “Interveniamo in merito ai problemi legati alla gestione del Servizio Idrico Integrato e sulle recenti polemiche innescate tra il Gestore e l’amministrazione di Favara. Riteniamo un buon inizio la presa di posizione della Sindaca di Favara che incalzata dai cittadini e dalle associazioni in difesa dei diritti dei cittadini, ha deciso di scrivere al gestore (e per conoscenza alla Tenenza dei Carabinieri e al Prefetto) per chiedere il blocco immediato delle installazioni selvagge dei contatori a Favara, come del resto sta accadendo anche a Raffadali. Chiediamo, però- continua Antonio Palumbo- che una volta per tutte sia fatta chiarezza sull’intera vicenda , non è più possibile sopportare questo teatrino che si ripete ad intervalli regolari , tra il Gestore e le amministrazioni, c’è un deliberato dell’ATI, il n 829 del 23.02.18, che impone a Girgenti Acque di attenersi ad alcune regole elementari e di buon senso nell’istallazione dei contatori nei comuni di Favara e Raffadali, deliberato al quale il Gestore non si è adeguato , continuando a installare selvaggiamente i misuratori. Gli operatori del Gestore privato continuano ad arrivare a casa dei cittadini, senza preavviso intimando il montaggio del contatore e addirittura spesso senza neanche chiedere al cittadino stesso, montandolo di nascosto, imponendo la firma di un contratto capestro lesivo dei diritti dei cittadini, minacciando il taglio dell’acqua, tutti comportamenti non più tollerabili. In tutta questa vicenda spiace purtroppo notare la debolezza delle risposte e delle azioni delle amministrazioni coinvolte, le ordinanze e le lettere lasciano il tempo che trovano, infatti, il Gestore continua come se niente fosse ad installare e minacciare. Bisogna fare chiarezza, i cittadini non possono essere lasciati da soli difronte agli abusi del Gestore, non possono ricevere informazioni che si rivelano nei fatti sbagliate, non possono ricevere rassicurazioni che puntualmente non si realizzano. Se le amministrazioni ritengo essere nel giusto- conclude il segretario provinciale della Rifondazione comunista Palumbo- devono dare risposte concrete e fare tutti i passi necessari per difendere i propri cittadini, non è più il tempo delle ordinanze e delle note, bisogna agire legalmente presso le sedi opportune”.

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