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Favara. L’assessore Rumolo: “Abbiamo presentato 4 progetti per la riqualificazione e ristrutturazione di spazi pubblici

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L’assessore Rumolo: “Abbiamo presentato 4 progetti per la riqualificazione e ristrutturazione di spazi pubblici per funzioni sociali, sportive e di animazione socio-culturale e partecipazione collettiva

Il comune di Favara ha presentato 4 progetti nell’ambito del POR FESR 2014-2020, Asse 9 “Inclusione sociale”, Azione 9.6.6 – Seconda Finestra “Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di proprietà pubblica in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie” – Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali. Attraverso il predetto Avviso, il Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali intende finanziare operazioni di riqualificazione, riconversione e ristrutturazione, del patrimonio edilizio pubblico e degli spazi pubblici per funzioni sociali, sportive e di animazione socio-culturale e partecipazione collettiva. A darne notizia è l’assessore Umberto Rumolo. Questo quanto si legge nella nota stampa.

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“L’amministrazione Comunale, in tal senso, dopo aver conseguito l’ammissibilità a finanziamento, risultando al primo posto nella graduatoria provvisoria del progetto di riqualificazione del Ex Carcere Mandamentale per finalità sociali (Centro Polivalente per la Marginalità “O Castè”) in seno allo stesso Avviso nella prima finestra, in questa seconda fase ha presentato n. 2 progetti per la riqualificazione degli spazi verdi e delle strutture di Villa Ambrosini e del Parco di Giufà, con funzione sportiva in cui sviluppare aree sportive attrezzate polivalenti, spazi verdi e percorsi di vita al fine di agevolare la pratica motoria collettiva e l’aggregazione cittadina. Il terzo progetto ha interessato un intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione della Biblioteca Comunale Barone A. Mendola, nell’intento di generare un Centro Culturale a Carattere Diffuso e Collettivo, ovvero un luogo inclusivo e accessibile in cui poter condividere la cultura a tutto tondo, anche grazie al ricorso a strumentazioni e opportunità informatiche innovative e interattive, capace di stimolare e coordinare la partecipazione collettiva finalizzata al riscatto socio/culturale dell’intera comunità locale. Il quarto progetto, invece, è stato incentrato sul recupero funzionale, riuso e ri-funzionalizzazione dell’area e delle strutture di un bene confiscato alla mafia, sito in via Alfredino Rampi/via Berlinguer, per finalità sportive ma anche sociali e culturali, un intervento che offrirà alla comunità locale di disporre della “Casa per la Legalità e il Giardino della Memoria”, ovvero un luogo di accoglienza caratterizzato da spazi operativi (uffici, laboratori ecc.) funzionali per lo svolgimento della pratica sportiva e, simultaneamente, per la promozione di attività socio-culturali ispirate ai principi della legalità. La presentazione delle predette progettualità ha comportato un grande impegno e il coinvolgimento dei tecnici e delle qualificate professionalità interne del Comune, attraverso un efficace lavoro di team svolto dalla P.O. 3 Sviluppo economico, Politiche Comunitarie e Beni culturali e con il fruttuoso contributo e partecipazione di associazioni, scuole e stakeholders coinvolti e operanti nelle aree bersaglio oggetto degli interventi”.