Come ormai è uso nelle strade di Favara Girgenti acque continua a fare i suoi comodi, nel silenzio totale di chi è preposto al controllo tecnico ed a quello politico.
Come ho già scritto 7 mesi fa per via Umberto e piazzetta della libertà dove Girgenti acque ha scavato e divelto i blocchetti in pietra lavica sostituendoli con semplice calcestruzzo, la storia si ripete ancora in questi giorni.
Premesso che anche queste segnalazioni a mezzo stampa sono denunce, mi chiedo perché nessuno legge e interviene, come già successo per l’incrocio via Umberto-piazzetta della Libertà?
Perché dopo sette mesi i blocchetti di pietra lavica, in piazzetta della libertà, non sono stati ripristinati? È solo incuria, distrazione o altro?
Perché il ripristino del manto stradale allora effettuato dopo lungo tempo, dopo appena 20 giorni era già divelto? Forse perché non effettuato a regola d’arte?
Ma la storia si ripete, errare è umano perseverare è diabolico.
Come si vede dalla foto, una settimana fa circa, Girgenti acque scava in via Sant’Angelo davanti all’esercizio commerciale “Euro Agricola” lasciando lo scavo, riempito di materiale inerte, senza nessuna segnaletica di pericolo, a danno, dell’esercizio di cui sopra verso cui schizzano pietre al passaggio di mezzi, dei cittadini e delle auto in transito.
Chiedo all’Assessore al ramo:
in via Sant’Angelo deve ripetersi la stessa storia?
I nostri uffici sono a conoscenza di questi interventi effettuati da Girgenti acque?
Se lo sono perché si permette di lasciare in queste condizioni le nostre strade dopo l’intervento della Società?
Se non sono a conoscenza si ritiene lecito, legittimo e regolare che una società intervenga nel nostro territorio a insaputa dei nostri tecnici?
Si ritiene normale lasciare le strade in quelle condizioni? Mettendo a rischio l’incolumità di persone e mezzi?
Alla fine dei lavori c’è un tecnico che certifica che i lavori sono stati eseguiti a norma?
Comunque la si giri ci sono responsabilità gravi nel curare il nostro patrimonio e salvaguardare i cittadini amministrati.
Se si resta indifferenti, non solo alla denuncia giornalistica, ma alla constatazione dei fatti, qualche motivo ci sarà.
Cosa deve pensare il cittadino che si trova abbandonato da chi è preposto alla cura e alla salvaguardia di beni materiali e all’incolumità dei cittadini?
Invito ancora una volta l’amministrazione a constatare quando segnalato e a farsene carico per il rispetto della nostra cittadina.
L’onestà, l’onesta, l’onesta, quando ci si crede davvero, non va solo enunciata, ma soprattutto praticata quotidianamente, specie se si è alla guida di una comunità.
