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Metano a Favara. Missione a Palermo del sindaco per la consegna del progetto esecutivo all’assessorato regionale alle Infrastrutture

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Domani mattina, mercoledì, il sindaco Anna Alba, accompagnata dal capo dell’Utc, l’ingegnere Alberto Avenia, sarà in missione a Palermo per consegnare all’assessorato regionale alle Infrastrutture il progetto esecutivo per la metanizzazione della città predisposto dalla società “Favaragas”, del gruppo “Italgas”, che aveva rilevato il ramo aziendale della Cpl Concordia, originaria aggiudicataria dell’appalto con il sistema del project financing.

L’assessorato, previa istruzione del progetto da parte del Genio Civile di Agrigento, dovrà indire una conferenza dei servizi a cui parteciperanno il Libero Consorzio di Agrigento, l’Anas, i Vigili del Fuoco, l’Asp, la Soprintendenza ai Beni Culturali, lo stesso Comune di Favara, enti tutti chiamati ad esprimere il loro parere.

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I faldoni contenenti il progetto esecutivo erano stati trasmessi al Comune nel dicembre scorso. “Dopo l’approvazione e il rilascio di tutti i nulla osta da parte delle autorità competenti – dice il capo dell’Utc, l’ingegnere Alberto Avenia – si potrà iniziare la fase della posa delle condotte da parte di Favaragas”.

Di metano si parla da oltre 30 anni con tanti treni persi spesso per l’insipienza della classe politica che non ha adottato gli atti necessari per non perdere i finanziamenti che di volta in volta venivano erogati dallo Stato. L’ultima opportunità, in ordine di tempo, è stata nel 2015 con l’amministrazione dell’epoca che ha partecipato a un bando del Ministero dell’Economia e Finanza, bando riservato ai comuni del Meridione d’Italia che non avevano beneficiato di contributi per la metanizzazione. Il Comune di Favara ha ottenuto dal Mef un finanziamento in conto capitale di 6 milioni e 716 mila euro. Il resto della somma, che originariamente era a carico della Cpl Concorda, adesso graverà sulla società “Favaragas” i cui utili le deriveranno dalla gestione ventennale degli impianti. Nel totale il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro, iva compresa.

Dopo tante promesse e tante attese, forse si è arrivati all’ultimo step. Ma guai a cantare vittoria perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. E’ certo che con la metanizzazione della città si darà per qualche anno un importante sbocco occupazionale risollevando l’economia locale in sofferenza da molto tempo visto che l’edilizia, che è stata sempre un traino non indifferente, è ferma al palo.

Già individuato il punto di allaccio Snam con la cabina di consegna realizzata in contrada San Benedetto. Da lì partirà la condotta in polietilene e sarà lunga sette chilometri per raggiungere il primo snodo che sarà realizzato in piazza Lando Conti. “L’ultima riunione si era tenuta nel luglio scorso – dice il sindaco Anna Alba – presso l’assessorato alle Infrastrutture e nei termini assegnati, 6 mesi, Favaragas ha prodotto il progetto”.