Favara Politica Primo piano

Palumbo un “leninista” moderato guida il comune

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Alcuni quotidiani nazionali si sono occupati del risultato elettorale di Favara perchè è risultato eletto Antonio Palumbo dirigente di rifondazione comunista e per il successo della rinata D.C. guidata dal commissario regionale Cuffaro con tre consiglieri comunali.

Due inediti successi che hanno in comune la tenacia dei protagonisti nel coltivare il lavoro politico di aggregazione per conseguire obiettivi collettivi.

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Le analogie finiscono qui non solo perchè sono stati al primo turno elettorale contrapposti con la DC sostenitrice della candidature di Infurna, ma anche perchè quest’ultima ha, probabilmente, interpretato una domanda di centro politico con una cultura di governo con radici antiche nella dottrina sociale della Chiesa e messo nel suo pantheon Moro, Ambrosini, Mattarella e altri, di cui l’elettorato che ha confidato nel rinnovamento della DC  storica avverte il vuoto lasciato dalla loro scomparsa.

Il Sindaco Palumbo raccoglie l’istanza di cambiamento, che ha resistito alla delusione di una rivoluzione mai cominciata,  affidata al M5S che non ha retto alla prova di governo.

La raccoglie senza illudere, illustrando il frutto di uno studio,dicendo che conosce I bisogni dei suoi concittadini.

La gente gli ha creduto, si riconosce in questo “leninista” moderato che trova ogni mattina sul suo posto di lavoro: un lavoro comune, dignitoso come tanti esposto al freddo e alla pioggia.

Vive del suo lavoro e questo fa di lui un uomo affidabile che ha sempre lottato per le mete collettive senza spocchia.

Ha vinto un comunista nel paese a maggioranza moderata e di centro destra in consiglio comunale.

Ma lui è un politico raffinato in un teatro politico locale dove la politica è sparita da un pezzo.

Non teme il blocco sociale del centro destra perchè non c’è una politica di centro destra che altrimenti avrebbe vinto la sindacatura al primo turno che invece ha perso.

L’individualismo ha impedito una sintesi per vincere e governare e ha favorito la rappresentanza che nella frantumazione non esprime una linea politica.

La prova dell’assenza di una politica di centro destra capace di cambiare l’agenda delle priorità del Sindaco Palumbo sarà l’elezione del presidente del consiglio comunale, allorchè l’area dello sconfitto Montaperto eleggerà un suo componente con I suoi numeri.

IL confronto sui temi sensibili per la città ci sarà ed è escluso che l’uso eventuale dell’assenza del numero legale possa intidimidire l’uomo abituato a rivolgersi alla città, alla gente per mobilitarla sui temi di interesse generale.

Negoziare è il sale della politica non c’è nulla di deteriore in tale esercizio quando si tratta di interessi legittimi e rappresentabili. Avviene anche all’interno di ogni maggioranza, senza scomodare l’anatra zoppa del Sistema presidenziale usa dove I congressmen sono eletti con il Sistema maggioritario e la camera dei rappresentanti è eletta ogni due anni.

Palumbo guiderà il comune di Favara e lo farà da politico e se la maggioranza che si trova in opposizione alla sua Giunta, riscoprirà la politica sarà un bene per il suo futuro e un buon viatico per la città.