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Politica. Antonio Palumbo (Rifondazione Comunista): “Dopo l’interdittiva nei confronti di Marco Campione di Girgenti Acque, chiediamo un intervento immediato da parte dell’ATI”

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Interviene, con un comunicato stampa, il segretario provinciale del Partito Comunista Antonio Palumbo, in merito alla recente interdittiva da parte del Prefetto di Agrigento, nei confronti del presidente di Girgenti Acque Marco Campione. Di seguito la nota integrale

“Interveniamo in merito alle ultime vicende legate alla gestione del Servizio Idrico Integrato nella nostra provincia ed in particolar modo sulla decisione del Prefetto di Agrigento di emettere un provvedimento d’interdittiva nei confronti del presidente di Girgenti Acque, Marco Campione. Una decisione che arriva dopo anni di battaglie, segnalazioni, esposti e denunce, da parte nostra e di tutti quei movimenti, associazioni e semplici cittadini che negli anni si sono battuti contro la spregiudicata gestione da parte di Girgenti Acque del servizio idrico nella nostra provincia. Chiediamo un intervento immediato da parte dell’ATI, che nella riunione di domani dovrà decidere il da farsi, non vorremmo che come è già successo in passato, l’assemblea dei Sindaci, con il suo tergiversare, con il suo non decidere o addirittura con la decisione di favorire la gestione privata, finisse con il favorire Girgenti acque o come si vocifera da diverse parti si desse la possibilità ad altri privati di subentrare a Campione. Sarebbe un danno e uno stravolgimento della volontà popolare se per responsabilità dell’ATI non si arrivasse finalmente ad una gestione pubblica del servizio. Approfittiamo inoltre dell’occasione, per segnalare ai Sindaci che fanno parte dell’ATI, che ad oggi non è arrivata da parte dell’assemblea nessuna risposta alla nostra segnalazione, protocollata in data 25 ottobre 2018, in cui facevamo presente come nell’approvazione del nuovo regolamento di utenza, i Sindaci hanno, speriamo inavvertitamente, votato una modifica illegittima che dà al Gestore la possibilità di far pagare ai cittadini la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica e fognaria, ricordiamo che si tratta di un atto grave che prefigura anche un reato di truffa aggravata. Se i sindaci non intervengono immediatamente a ristabilire la legalità, saranno chiamata anch’essi a rispondere dell’accusa di truffa nei confronti dei cittadini che sulla carta dovrebbero difendere”.