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Vado al massimo… vado a gonfie vele!!!

biowoodheaterpegaso

 

Che giornata… è da una ‘vita’ che sognavo di entrare a pieno regime in un liceo, in questo liceo… nel lontano 1974/1978 sono stato alunno dello stesso Istituto, allora, Magistrale ‘M.L. King’ ubicato in via E. La Loggia. Quanti ricordi sparsi nelle aule di quel palazzo che per noi studenti era l’unico Istituto di scuola superiore che ci permetteva l’Università dandoci sulla carta una discreta preparazione anche se nei fatti è stata ottima. Io sono stato tra quelli che non hanno frequentato l’anno integrativo che permetteva l’iscrizione a tutte le facoltà universitarie. A me sono bastati quattro anni per entrare in Pedagogia che mi ha visto laureato a soli 22 anni, nonostante in quinta elementare a seguito di un capriccio del mio maestro (mi sono visto rimandato di italiano e soprattutto mi sono sentito ‘punito’  e di conseguenza non mi sono presentato agli esami riparatori di settembre) abbia dovuto ripetere l’anno scolastico. Dopo tanti anni, essere riuscito ad entrare in questo Istituto, ora Liceo Scientifico e non solo, mi riempie di entusiasmo. Sono contento di poterlo frequentare da insegnante. E questa struttura assolutamente all’avanguardia rispetto a molti licei della nostra provincia, in buona parte è figlia delle richieste/proteste fatte allora quando ero dall’altra parte della cattedra. Come dire… in parte la sento un po’ mia. Se a questo aggiungiamo che vi entro insegnando Filosofia e Storia e con l’incarico di Collaboratore del Preside per la gestione della biblioteca e Funzione Strumentale dell’area 3 per il supporto agli studenti con l’intendo di aprire al più presto uno sportello d’ascolto alunni e genitori, diciamo che la scuola meglio di questo non poteva offrirmi per accogliermi come uno che ha amato ed ama questa scuola.

COOPERATIVA SANTANNA

Il 15/09/20017 (e non il giorno prima dell’accoglienza) è stato il mio vero primo giorno di scuola in cui mi sono presentato in classe. La V G l’ho avuta alla prima ora… la vita ha voluto che diversi studenti, di questa classe, siano stati mei alunni in seconda media quando una classe dirigente mediocre aveva – nostro malgrado – smantellato e ridotto a macerie la Scuola Media ‘A. Mendola’ di via dei Mille, nonostante in un padiglione l’anno prima fossero stati spesi più di 500 mila € per ripristinarlo. Ma si sa come vanno queste cose. Quando i soldi sono pubblici, non sono di nessuno e pertanto non paga nessuno. In atto non mi risulta che qualcuno abbia pagato o pagherà. Non oso immaginare se queste stesse spese le avesse sostenuto un privato… quella scuola – che, pur nello stato descritto, era la migliore che avevamo in città – sarebbe ancora aperta. Ma oramai ce ne siamo fatti una ragione e gli amministratori non sentono minimamente l’esigenza di ridarci ciò che ci hanno tolto per la loro miopia… Ma ritorniamo agli alunni della V G, la vita ha voluto che alcuni di loro li avessi esaminati io da Presidente di Commissione d’esami alla Media ‘V, Brancati’… ritengo che anche questo sia un segno che in-segna che la vita prima o poi ti viene incontro. In verità mi sento fortunato nonostante me lo sia guadagnato con sacrifici e senza chiedere niente a nessuno.

Durante la mia carriera lavorativa ho fatto tanto e di più… a 22 anni appena laureato sono entrato alle poste di Torino dove sono rimasto per ben sei anni, avevo quasi dimenticato di avere conseguito – ancora ragazzino – una laurea. Erano i miei colleghi di allora che continuamente mi chiedevano quale fosse il motivo che un laureato si accontentasse di un posto dove si poteva accedere  con la licenza media. Dopo sei anni e a seguito della nascita del mio primo figlio, decidevo di decidere, di recidere, di tagliare, chiudere… di licenziarmi e ritornare in questo mio paese dove mi avevano fatto la proposta di seguire una cooperativa che avrebbe potuto gestire in convenzione col Comune della città un asilo nido. E così ho fatto. Sono sceso nel dicembre del 1988 e nel giro di un anno – senza percepire alcuno stipendio – a Favara nascevano due asili/nido… io ho coordinato dal maggio 1990 e per sei anni uno di questi… anche lì, mi si diceva, che con la laurea avrei potuto chiedere di più. Ed è stato anche per questo se mi sono deciso a partecipare per la prima volta al concorso magistrale in provincia di Catania. In quella provincia sono stato chiamato in ruolo col settembre del 1998. La mia prima sede era stata Caltagirone. Esperienza unica ed irripetibile in una terza elementare. Proprio l’anno scorso ci siamo regalati dopo 18 anni una cena insieme nella cittadina calatina. Dopo quest’unico anno in provincia di Catania, ho chiesto ed ottenuto il trasferimento a Licata dove ho svolto diverse funzioni ed anche lì mi spingevano ad andare oltre quel grado scolastico. Questa ulteriore spinta mi è servita ad abilitarmi di Italiano, Filosofia e Scienza Umanistiche. Avevo fatto quel pieno di abilitazioni che mi ha portato a passare alla scuola media dove tanto per non venire meno alle precedenti sollecitazioni mi consigliavano l’ulteriore passaggio che è arrivato quest’anno nonostante io l’abbia sempre richiesto. Ora basta. Non posso più andare oltre. Se escludo, ed in atto lo escludo, di partecipare al concorso di DS i miei colleghi anche volenti non potranno chiedermi di andare oltre perché il mio oltre l’ho già raggiunto. Il mio oltre è qui. Ed è qui che mi piace risiedere per poter accompagnare questi ragazzi verso la loro adultità umana e culturale.

La mia prima lezione – dicevo prima – in V G è stata ‘segnaletica’ di riconoscimento verso ciò che mi ero vissuto con molti di questi nuovi miei alunni. Ed è stato bello rivederli molto più ragazzi dei ragazzini che erano. È stata una prima ora in cui ho voluto presentare la Filosofia non come una disciplina statica da imparare per ripetere o recitare come un mantra i suoi contenuti. Questo approccio, che a prima vista può appagare in quanto foriero di buoni voti, è dal  io modo di vedere un po’ miope poiché chiede ai ragazzi di ripetere ciò che è stato già decodificato come si trattasse di dogmi, di pillole, di ricette… da memorizzare, da ingerire, da portare in farmacia. Le discipline ed in questo caso la Filosofia, come la Storia – che è l’altra disciplina che mi riguarda – dovranno essere addomesticate, ‘piegate’ alla realtà concreta che ogni ragazzo rappresenta dal momento che si avvicina alla disciplinarità.

La filosofia e la storia dovranno aiutarci a stare meglio e a transitare in nuovi punti di vista che siano sempre più vicini alla vita che ci ha partoriti affidandoci il compito di procedere oltre rispetto a chi ci ha preceduti in modo da rendere sempre più concreta la relazione che intercorre tra ciò che studiamo e ciò che siamo. Se lo studio viene visto come cosa a sé – separata da me – difficilmente contribuirà a cambiare i miei meccanismi specie se inadeguati ad agire in un mondo assolutamente nuovo rispetto a quello che i nostri nonni e/o padri ci hanno lasciato. La convinzione che ha sostenuto questo mio primo intervento in classe è che le discipline siano occasioni di riflessione e di teoria che incidono nella vita pratica e possono – se ben operate –  migliorare la qualità della vita di quanti vi si avvicinano… sento proprio sia questa la sfida che attende me e gli alunni che sto avendo il piacere di accompagnare in questo ultimo tratto di strada liceale.

Angelo Vita – (Psicopedagogista – docente di Filosofia e Storia)