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COME SI VOTA IL 4 MARZO COL ROSATELLUM

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Per le prossime elezioni politiche, che si svolgeranno il 4 febbraio 2018, al proprio seggio elettorale, ogni elettore riceverà due schede,

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una per la Camera (scheda rosa)

e una per il Senato (scheda gialla).

La scheda sia per Camera che per il Senato è divisa in rettangoli: nella parte superiore di ogni rettangolo è riportato nome e cognome del candidato uninominale; nella parte inferiore la lista o le liste che lo sostengono.

L’elettore darà il suo voto, alla Camera e al Senato:

  • per la parte uninominale, e quindi si potrà sbarrare con la famosa X il nome del candidato, verrà eletto il candidato (uninominale) che, nel collegio, otterrà più voti. (candidato unico della coalizione, indicato con nome e cognome sopra i simboli che lo sostengono);
  • per il plurinominale o proporzionale, dove i partiti corrono per se e sulla quale si applicano le soglie di sbarramento, segnando solo il partito sempre con la X.
  • Se si vota solo per il proporzionale o plurinominale il voto sarà esteso automaticamente anche all’uninominale;
  • Se si vota solo l’uninominale il voto sarà esteso al proporzionale, ma nel caso di più partiti che sostengono il candidato uninominale (i partiti inseriti nello stesso rettangolo) i voti di tutti coloro che non hanno scelto il partito saranno proporzionalmente divisi in base ai voti ricevuti, fra i partiti della coalizione.

Per non correre il rischio che il proprio voto venga annullato, bisogna ricordarsi due cose:

  • -non è valido il voto disgiunto (ovvero votare un candidato e una lista che non lo sostiene, cioè esprimere un voto fuori dal rettangolo di cui si parlava all’inizio);
  • -che non ci sono le preferenze (quindi non si può indicare una preferenza tra i candidati del listino di partito, ovvero l’elenco di nomi, riportato accanto ai simboli, che è solo formale).

Esempi grafici

l’elettore potrà:

TRACCIARE UN SEGNO SUL SIMBOLO DELLA LISTA PRESCELTA

OPPURE TRACCIARE UN SEGNO SUL CANDIDATO UNINOMINALE PRESCELTO

OPPURE TRACCIARE UN SEGNO SUL CANDIDATO UNINOMINALE E SU UNA DELLE LISTE CHE LO SOSTENGONO

 

La legge prevede che “se l’elettore traccia un segno sul partito e un altro segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore della lista e ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale”. Una scheda votata così deve essere considerata valida.

E’ invece vietato, come già detto, il voto disgiunto. Quindi una scheda compilata come nell’esempio qui di seguito sarà annullata

Questa legge non prevede le preferenze, quindi non si deve pensare che un segno sul listino dei candidati plurinominali possa avere un valore come preferenze.

E questo porta a un caso limite. Ovvero quello dell’elettore che fa un segno non sul listino dei candidati nel suo complesso, bensì solo su uno dei nomi del listino. Su questa possibilità la legge lascia un dubbio, perché parla di “segno sulla lista dei candidati”, non su un solo nome. Per come è scritta la legge questi voti potrebbero anche essere contestati, perché potrebbero rappresentare segno di riconoscimento. Per questo motivo, consigliamo agli elettori che scelgono di votare solo per una lista di limitarsi a fare un segno sul partito.

 

Spero di aver dato un contributo a ricordarsi come votare ed evitare di vedersi annullata la propria scelta.