Politica Primo piano

Analisi del voto a Favara. Vince il M5S e ritorna l’odio politico di estrema destra

biowoodheaterpegaso

 

 

COOPERATIVA SANTANNA

Riceviamo e pubblichiamo

Le elezioni politiche nazionali ci hanno consegnato un quadro politico alquanto incerto e di difficile lettura.

In questi giorni, anche i più lucidi commentatori della politica trovano difficoltà ad immaginare la maggioranza che darà vita al nuovo governo.
Su un punto siamo tutti d’accordo: deve governare il M5S perché ha stravinto le elezioni (32,68%). Sarebbe auspicabile che le altre forze politiche provino a dialogare con i pentastellati senza preclusioni di sorta e nell’esclusivo interesse del paese. La Lega ha aumentato vertiginosamente i suoi consensi (17,27%) e il partito democratico è riuscito, a fatica, ad affermarsi come la seconda forza politica nazionale (18,72%). La riesumata Forza Italia si posiziona al quarto posto (14%) e a seguire troviamo altre forze minori come Fratelli d’Italia (4,35%) e Liberi e Uguali (3,39%). Le altre formazioni politiche non hanno superato il 3% utile per entrare in parlamento.
Questi dati, per certi versi, non trovano conferma nell’elettorato favarese. Infatti, dopo aver analizzato i dati del Viminale, sono emersi dei risultati veramente interessanti, specie se comparati per coalizione o collocazione politica, che lasciano degli spunti di riflessione inequivocabili.
Innanzitutto, il M5S ha totalizzato 5645 preferenze per un totale del 42,31% dell’elettorato favarese. Una vittoria schiacciante che non ha risentito minimamente dei malumori dei nostri compaesani nei confronti dell’amministrazione comunale grillina che, di certo, non ha, fino ad ora, brillato. Non a caso, recentemente, alcuni consiglieri comunali, peraltro vicinissimi all’On. Giovanni Di Caro, hanno manifestato qualche disappunto rispetto all’operato dell’amministrazione guidata da Anna Alba.
Tuttavia, gli elettori hanno dato fiducia ai pentastellati e non ci sogniamo nemmeno di pensare che 5645 favaresi sono diventati pazzi o comunque populisti e assistenzialisti (vedi le polemiche sul sud scansa fatiche che implora il reddito di cittadinanza!) di bassa lega. Il popolo sta male e prova a rialzarsi votando il M5S.
La coalizione di centro destra (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e UDC) sfiora il 34% dei consensi a dispetto del 37% totalizzato a livello nazionale.
Stupisce il 4,89% raggiunto dalla Lega in un territorio “Terùn” come il nostro. È chiaro che, Salvini è riuscito nel difficile compito di trasformare la Lega (fu Nord!) in un partito che trova consensi in tutto lo stivale.
Il centro sinistra, invece, esce da queste politiche letteralmente con le ossa rotte peggiorando il suo arrancante andamento nazionale. Il partito democratico, infatti, si è attestato al 9,52% e le sue 3 liste collegate hanno racimolato uno striminzito 6%. Ricordiamo che, la lista “Civica Popolare” (5%) ha espresso un candidato locale, ovvero il consigliere comunale Giuseppe Nobile, che ha portato in dote, un contributo personale (che per la verità riteniamo decisivo!) in termini di consensi.
A sinistra, Liberi e Uguali ha di poco superato il 3% cosi come Potere al popolo che, ricordiamo, ha presentato la candidatura del favarese Michelangelo Palermo. Quest’ultima formazione ha quasi raddoppiato i suoi voti al senato anche grazie al contributo della candidata locale Carmela Marrone.
Sommando tutti i voti della sinistra, dal pd a potere al popolo, arriviamo ad uno striminzito 21,52%. Un po’ poco in una terra come Favara che vanta una buona tradizione di sinistra.
L’estrema destra, invece, ha fatto il suo ritorno in città. Infatti, CasaPound e Forza Nuova riescono, insieme, a totalizzare un punto percentuale che, sommati alle preferenze di Fratelli d’Italia e Lega (anche loro, per noi, sono estremisti!) si arriva ad un incredibile 11% riuscendo quasi a doppiare l’estrema sinistra unita (LeU, PaP) che si ferma al 6%.
In ultima analisi, Favara non avrà nessun deputato locale.
Infatti, gli onorevoli uscenti Antonino Moscatt (PD) e Nino Bosco (Nuovo centro destra oggi UDC) non sono stati ricandidati dai rispettivi partiti e Vanessa Sgarito di Forza Italia (candidata nel collegio di Agrigento e Caserta) e Giuseppe Arnone di centro destra (candidato per il collegio Europa) oltre a tutte le persone che abbiamo citato prima non sono state elette.
Dunque, bisogna ripartire da questi numeri per capire l’orientamento politico “autentico” (perché quasi totalmente libero da lacci e lacciuoli di stampo clientelare) dei favaresi.

Pasquale Cucchiara