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Fabrizio Tinaglia : matematica e numeri a scuola e non solo

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Continua la nostra divulgazione scientifica con il nostro illustre concittadino Fabrizio Tinaglia.

Quindi in sintesi, dopo gli sviluppi attuali e i nuovi studi, parliamo delle ricerche recenti in pedagogia e nelle varie discipline per capire, tra le altre cose, come rendere l’apprendimento scolastico più attuale e più efficace.

COOPERATIVA SANTANNA

L’istruzione è un concetto molto profondo e non può essere espresso in poche parole. La scuola d’oggi è in continua evoluzione perchè anche la società è in continua evoluzione. Quindi i due aspetti vanno insieme, camminano insieme. Alcune cose però non devono cambiare e spesso i metodi classici sono ancora i più efficaci.

I concetti chiave che dobbiamo approfondire per realizzare una buona educazione e di conseguenza una buona istruzione sono tanti, alcuni voglio elencarli qui sotto.

-Insegnare ad apprendere e a memorizzare, utilizzando vari metodi didattici.

Integrare nel caso i vari metodi.

Capirli e valutarli.

-Sviluppare un pensiero critico e creativo.

-Insegnare agli alunni a fare da sé. 

Grandi filosofi e grandi pedagogisti si sono occupati in passato di questi argomenti, anche oggi alcune ricerche sono orientate su questi argomenti e le teorie sono tante su come migliorare l’istruzione, con quali metodi didattici e pedagogici.

In passato ho dedicato molti scritti alla scuola e all’apprendimento, ho studiato anche dettagli che altri hanno considerato poco.

Anche l’ambiente scolastico dove si concentra l’apprendimento del bambino, ad esempio, è molto importante, curarlo significa anche rispondere ai suoi bisogni reali, l’ambiente pulito ed ordinato, di una scuola e di una classe, inoltre facilita l’apprendimento così come usare gli strumenti didattici adatti e farlo sempre con regole e rispetto per gli altri bambini.
Infatti insegnare ed imparare con le giuste condizioni risulterà più facile ed efficace.
Si possono organizzare anche dei progetti a scuola su questi ed altri argomenti.
Bisogna inoltre usare in modo corretto le nuove tecnologie.
Ancora possiamo approfondire con altre idee.

La scelta dei libri inoltre è un aspetto molto importante per aumentare la comprensione e l’importanza dell’educazione vera, il tutto in seguito si manifesta anche nell’apprendimento delle varie discipline scolastiche, quindi il tutto confluisce poi nella vera istruzione.

Studi in questo settore sono sempre molto apprezzati.

Quello che si fa si deve infatti anche capire, ragionare su quello che pensiamo e poi su quello che facciamo. Prendere le buone abitudini fin da piccoli è molto importante.

Il pensiero aiuta l’azione.

Il cervello dei bambini in particolare è affidato alle cure dei genitori fin dalla nascita e così il bambino diventerà un uomo completo se il lavoro sarà fatto nel modo migliore. L’insegnante a scuola poi completerà in parte il lavoro iniziato in famiglia. Dalle neuroscienze passiamo ad altri argomenti.

Vediamo il titolo di questa nuova intervista. Partiamo dal calcolo in generale e dalla costruzione del numero, far capire i singoli numeri nella loro essenza e capire la loro utilità pratica in una semplice operazione. Far lavorare la mente dei bambini con i metodi didattici adatti, osservare in seguito il loro modo di ragionare per risolvere i problemi e capire come trovano poi le soluzioni.

Giungere alla risoluzione dei problemi anche attraverso la comprensione dei comandi dati, con i dettagli del significato dei singoli termini. Quindi guidare l’alunno con semplici indizi e poi far scoprire da solo il risultato. L’insegnante deve adottare piccole strategie didattiche da usare spesso, ad esempio nella scuola primaria, per arrivare agli obiettivi che si è prefissato. Ascoltare in silenzio e con attenzione l’insegnante è necessario per avere buoni risultati, ed è una cosa che va spiegata e fatta poi propria dai bambini. È difficile, ci vuole tempo però per i buoni risultati è importante. Il nervosismo non aiuta nessuno, si deve stare calmi e capire di più. Insegnanti e alunni.

Il linguaggio scientifico inoltre è adatto per inquadrare il problema e poi per trovare la soluzione. Individuare, capire e risolvere gli eventuali ostacoli, insegnare la matematica anche con giochi ed esercizi mirati, a tal proposito sono utili i libri con immagini e dove la divulgazione e gli esempi sono molto chiari. Quindi con testi coinvolgenti e stimolanti dobbiamo riscoprire il piacere d’imparare attraverso il divertimento. Tra le cose da evitare possiamo parlare di due cose in particolare e che rientrano tra le semplici strategie didattiche da evitare per creare una vera e buona educazione unita ad una vera e buona istruzione. Quindi come prima cosa evitare di allungare i tempi di apprendimento con esercizi ripetitivi e poi allontanare anche gli esercizi banali cioè quelli di scarsa utilità per il nostro scopo didattico e cioè una vera forma di apprendimento. Il tutto come un gioco facile e veloce, sempre entro i limiti naturalmente. Ricercare la sintesi dove questo è possibile. Ripetere alcune volte il concetto da studiare in classe per farlo capire bene ai bambini. Prima di andare avanti con le lezioni tornare a ripetere il concetto o i concetti precedenti, accompagnare il tutto con semplici esempi pratici e riferiti possibilmente alla vita quotidiana, cioè quella di tutti i giorni.

Quindi che cosa possiamo fare a scuola e per la scuola d’oggi ?

Possiamo fare tanto però la collaborazione della famiglia è sempre importante, direi anzi fondamentale. I buoni rapporti tra la scuola e la famiglia rappresentano la base per una vera e duratura educazione e di riflesso per una efficace istruzione. Studi esteri suggeriscono alcuni dettagli da non trascurare nella scuola d’oggi. La prima cosa da fare è agire sin da subito, quindi dai primi anni di scuola primaria, con approcci alla matematica efficaci e stimolanti, con libri di testo scritti bene e che all’inizio presentino il tutto con semplicità e sotto forma di gioco. Il gioco attiva aree particolari del cervello predisposte quindi anche all’apprendimento e alla memorizzazione. Tutto questo è d’obbligo per contrastare il fenomeno negativo di capire poco la matematica nella scuola primaria e quindi ritrovarsi poi al di sotto della sufficienza. Agire quindi fin dai primi anni di scuola primaria con le tecniche ed i libri giusti per andare di conseguenza sempre avanti e nella direzione giusta e cioè capire bene la matematica fin dai primi anni di vita”.