CRONACA Primo piano

Funerali di Lorena Quaranta. Troppa gente dietro i cancelli del cimitero di Piana Traversa nonostante i divieti imposti dall’emergenza sanitaria. La Procura di Agrigento apre un’inchiesta

biowoodheaterpegaso

Troppa gente si è riversata nel piazzale antistante il cimitero di Piana Traversa per porgere l’ultimo saluto a Lorena Quaranta, la giovane studentessa universitaria prossima alla laurea in medicina, soffocata dal suo ragazzo il 31 marzo scorso in un’abitazione del piccolo comune di Furci Siculo in provincia di Messina. L’assembramento di persone davanti ai cancelli del camposanto di via Capitano Callea ha richiamato l’attenzione del dott. Luigi Patronaggio, capo della Procura della Repubblica di Agrigento, il quale ha avviato un’indagine per accertare se si siano violate le prescrizioni imposte dalle disposizioni del governo Conte che proibisce affollamenti proprio per limitare se non contenere il diffondersi dei contagi da coronavirus. Il capo dell’ufficio inquirente ha aperto un fascicolo, per il momento a carico di ignoti e senza ipotesi di reato, avendo esaminato foto e immagini circolate nelle Tv ma anche sui social che mettevano in evidenza la presenza di molte persone nel momento in cui è arrivato il carro funebre al cimitero, alcune delle quali senza indossare i dispositivi necessari.

“Tramite il parroco della chiesa Itria don Calogero Lo Bello – dice il sindaco Anna Alba – abbiamo contattato l’arcivescovo che ha consentito di svolgere una breve liturgia e benedire la bara. Ho anche sentito il prefetto che ci ha ricordato i limiti imposti dalla normativa ragion per cui a seguire la salma fin dentro la cappella del cimitero, rigorosamente muniti di mascherine e guanti, sono stati appena 9 familiari. Devo puntualizzare che era stato predisposto un elenco delle persone autorizzate con esclusione addirittura degli stessi titolari dell’agenzia funebre. Proprio per evitare assembramenti ho favorito l’iniziativa di esporre i lenzuoli bianchi sui balconi della città attraverso i quali mandare un saluto alla sfortunata ragazza. E in migliaia lo hanno fatto”. Ma tutto ciò, secondo la Procura, non è bastato.

COOPERATIVA SANTANNA