Favara Politica

Laura Mossuto squarcia il silenzio nel PD: lascia la carica di capogruppo

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Certo non ci facciamo mancare nulla.
Dai social apprendiamo le dimissioni della capogruppo PD in consiglio comunale, per manifesta insoddisfazione politica, come la stessa confida su fb.
Essendo in due in consiglio e dovendo partecipare alla conferenza dei capigruppo, quale espressione PD, la dott.ssa Mossuto dovra’ dare la fiducia alla metà del suo gruppo che non condivide.
Il paradosso non è creato, come puo’ sembrare, dalla battagliera Laura Mossuto, ma dalla coabitazione di due rappresentanze di istanze politiche che fino ad oggi non hanno trovato sintesi nel PD locale.
Non aiuterà la ricomposizione lo scontro durissimo in corso nei democratici dalle alpi al canale di Sicilia. I posizionamenti inevitabili in una fase di precongresso e/o preelettorale probabilmente agevoleranno la polverizzazione dell’iniziativa politica in consiglio comunale riducendone l’efficacia.
Qui non si discute la decisione dell’amabile consigliere comunale che ha avvertito di non poter continuare. Lei si dimette laddove questa pratica non si puo’ considerare molto diffusa.
Nonostante non puo’ non essere osservato che tutto cio’ è il risultato di un deficit di collegialità e di conduzione di una linea politica che non c’è stata oppure non viene condivisa, segnando la distanza tra gruppo consiliare e l’unico partito organizzato con rappresentanza nella istituzione locale.
Quindi il tema della rappresentanza dei bisogni e la rappresentatività della proposta politica tornerà ad agitare le già convulse acque del PD e anticipa con uno squarcio nell’apparente calma comunale, quello che nelle prossime settimane vivrà la Sicilia con le tensioni all’ ARS dove il gruppo PD dichiara di non voler votare la Finanziaria di Crocetta e lo stesso annuncia la ricandidatura con una sua formazione, ma non con il PD.
La voglia di ritornare a recuperare il popolo di sinistra che nella consultazione referendaria si sarebbe dissociata dalla posizione della segreteria, alimenta la voglia di scissione ormai non piu’ negata con piu’ o meno articolate argomentazioni.
Crocetta che, nessuno nella sinistra rimpiangerà per aver fatto brillare i peggiori governi, dopo un anno di pace con i democratici, si prenota nella futura area di sinistra che per raggiungere il 10% nazionale avra’ bisogno dei presidenti di regione senza andare molto per il sottile.
Quindi, la prospettiva che sembra probabile a Favara, sembrerebbe una pluralità di formazioni a sinistra ridotte a semplice testimonianza di opposisizione al M5S, nella speranza che il fenomeno imploda da solo. Non sembra incoraggiante per chi avrebbe voluto i democratici alla guida della città. Ma siamo solo al primo atto, un vero congresso, anche a Favara, potrebbe cambiare nel Pd lo scenario di marginalità.

Domenico Bruccoleri

COOPERATIVA SANTANNA