Favara Politica

Sindaca fermi l’illegalità, il comune rischia di restituire il finanziamento

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Saranno sette i siti nei quali verranno trasferiti gli uffici comunali finora ubicati in Piazza Don Giustino.

Lo ha deciso la giunta municipale con una delibera di immediata esecuzione (sic) del… 24 novembre dello scorso anno e solo ora applicata dalla civica Amministrazione.

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La delibera farà risparmiare alle casse comunali ben 70 mila euro, peccato fosse assente, in quella “storica” giunta l’assessore alla Finanze, Concetta Maira.

I nuovi uffici verranno disseminati in Piazza Cavour, Piazza Garibaldi, Via Beneficicenza Mendola, Viale Pio La Torre ( ex Mattatoio comunale), Via Capitano Vaccaro ( cimitero ), Piazza Mazzini, ed infine, Castello Chiaramonte.

Luoghi tra di loro molto distanti che creerà non pochi disagi alla popolazione, soprattutto, quella anziana, che dovrà spostarsi a piedi nella stessa giornata.

L’impressione che si ha – dalla lettura delle allocazioni dei nuovi uffici – è  quella che questi ultimi siano stati disegnati da dilettanti allo sbaraglio, ma il problema reale e molto grave, è un altro e ne riparleremo in avanti.

Stranizza, in tutta questa vicenda, l’assoluto silenzio di comunicazione, non un comunicato stampa o una ordinanza che disponga il trasferimento nei diversi siti indicati.

Come mai?

Nè tantomeno si può fare riferimento ad una delibera di quattro mesi addietro.

Ma quello che è più grave, forse da codice penale, è la scelta di utilizzare i locali dell’ex mattatoio comunale “Urban Center” per “ospitarvi “gli affari finanziari, ragioneria, ufficio economato, ufficio trattamento economico del personale, ufficio Europa, servizi informatici, servizio verde pubblico-ville e giardini, commissione straordinaria di liquidazione”.

Nel progetto originario che riguarda l’area dell’ex macello, per il quale il Comune di Favara ha ottenuto un finanziamento europeo era previsto la costruzione di dodici “alloggi”,  così chiamati, di social hausing per ospitarvi altrettanto coppie senza figli.

Di quel progetto non si è fatto nulla e, ancora più grave, forse, addirittura, illegale, perché, gli uffici non hanno mai richiesto all’apposito ministero, il cambio di destinazione d’uso.

Ci ho provato personalmente durante il mio mandato, ma mai dagli uffici competenti è stato fatto un solo passo in avanti.

Ma nelle mie intenzioni e dello stesso ufficio di pertinenza, il progetto era molto ambizioso: creare una sede universitaria per cui a suo tempo, era stata siglata una a apposita convenzione tra il Comune di Favara, da me siglata, e la Facoltà di Architettura di Palermo, firmata dal prof. Carta) per l’organizzazione di Master per laureati in Architettura che avesse al centro lo studio ed il recupero del centro storico.

Favara, insomma, sarebbe potuta diventare una città con una sua splendida ed originale sede universitaria, legata profondamente al suo territorio e alla sua particolarità.

E gli appartamentini?

Sarebbero diventati delle case-studenti per i giovani che venivano da fuori, dietro il pagamento di un piccolo contributo.

Purtroppo, il tempo è volato via, anche per una serie di complicazioni, anche di tipo giudiziario.

Adesso quel progetto ambizioso è stato spazzato via vergognosamente, ma quello che mi preoccupa è il fatto che se si saprà quello che è stato illegittimamente fatto, il Comune rischia di restituire tutti i soldini ottenuti.

Sindaca, assessori, funzionari fermatevi. Siete ancora in tempo!