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Fabrizio Tinaglia: filosofia, pedagogia e neuroscienze nella società e nella scuola d’oggi.

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Dopo le precedenti interviste, che a moltissime persone son piaciute tantissimo e sono state anche molto ricercate sui siti web, continua quindi la nostra divulgazione scientifica grazie al filosofo Fabrizio Tinaglia. Ricordiamo che alcune interviste rilasciate sono state anche tradotte in inglese e quindi lette all’estero.

Ricordiamo ancora che il nostro illustre concittadino Fabrizio Tinaglia ha il privilegio di far parte del gruppo ristretto di studiosi di alto livello che possono vantare tra le loro opere libri adottati anche all’estero, per esempio in America, da parte di alcune importanti università(New York e Los Angeles solo per citarne 2 ) quindi anche istituti di ricerca di altissimo livello sempre tra i primi posti in classifica nel mondo come livello scientifico . Per questo ed altri motivi il Tinaglia ha ricevuto molti complimenti da parte di importanti studiosi ma anche da parte di gente comune. “ Scuola e società, società e scuola. I due aspetti si intrecciano sempre più. Tutti gli studiosi che si occupano di questo campo di studi analizzano sempre più a fondo queste realtà. La scuola agisce nel contesto sociale e il contesto sociale agisce nella scuola. L’istruzione e l’educazione sono concetti a noi tutti familiari. Ci sono studiosi di livello mondiale che vanno oltre il semplice concetto e ricercano le ragioni profonde della realtà. Alcuni filosofi ed alcuni pedagogisti hanno sviluppato in passato delle teorie che sono ancora attuali e valide quindi anche al giorno d’oggi. Il concetto unico universale è più complicato e più profondo delle semplici definizioni date per un uso divulgativo, quindi non dobbiamo confondere le varie teorie ma dobbiamo prendere spunto dalle singole teorie e solo dopo applicare il nostro giudizio che va misurato ed inserito nel contesto pedagogico-educativo attuale.

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L’ istruzione è intrecciata da sempre con l’educazione. Il concetto è chiaro. L’istruzione, questo va detto all’inizio della nostra intervista, forma la base solida di una buona educazione questo perché le nostre opere nascono dai nostri pensieri, il nostro comportamento inoltre è ravvivato dalle nostre idee e quindi dalle nostre cognizioni. La conoscenza cambia il corso della nostra volontà, rappresenta in sintesi la radice del sapere e del carattere. Come possiamo concludere questo primo concetto educativo in modo semplice? Istruzione ed educazione rappresentano due aspetti individuali dell’opera educativa. A questo punto ci addentriamo in questioni filosofiche molto profonde e che io qui, in questa vostra intervista, cercherò di spiegare in modo molto molto semplice e con uno stile molto divulgativo. Cominciamo con alcune domande molto impegnative dal punto di vista filosofico. Quali limiti ha l’azione educativa in confronto alle altre forze che agiscono sulla formazione della persona? La pedagogia si confronta con la filosofia e con la psicologia, inoltre anche la biologia è chiamata in causa nei processi educativi. Vediamo ad esempio le neuroscienze, un campo di studi molto importante per approfondire la pedagogia e la didattica. Ho seguito studi svolti in America e devo dire che ci sono stati passi in avanti nella comprensione biologica della realtà educativa e quindi pedagogica. La filosofia poi legge la realtà in modo unico. Ogni rappresentazione, ogni idea, ogni concetto, ogni notizia che entri nella nostra mente, è accompagnata da uno stato di emozione e più in generale da uno stato affettivo. Dal sentimento nasce la buona volontà. Ogni nuova idea che nasce per effetto di idee precedenti si ripercuote sul nostro intero organismo. Ogni stato psicologico, ogni stato della nostra mente, di grande o piccola intensità, esercita una reazione nel nostro organismo. Ogni idea suscita un sentimento. Quello che vediamo, quello che sentiamo, quello che sappiamo, muove il sentimento. Nell’educazione è importante anche il sentimento. Ho sempre ribadito questi concetti anche in passato usando per esempio altre parole ma il significato non cambia. Il sentimento è importante anche per lo sviluppo corretto della memoria umana. Tutto trova riscontro e tutto va capito bene, in fondo. La memoria è sempre la principale tra le alte funzioni del cervello umano, quindi con attenzione bisogna coltivarla nel modo giusto, memorizzare infatti è un processo anche selettivo e quindi addestrare il cervello e la mente con le giuste nozioni fin dall’infanzia è di fondamentale importanza. La scuola è molto importante anche da questo punto di vista. Le poesie imparate a memoria dai bambini a scuola, ma non solo, sono utili per esercitare la memoria e con la memoria si attivano anche altre facoltà mentali. Alcune nuove scoperte infatti hanno riacceso il dibattito sulla memoria umana e sull’apprendimento, cellule cerebrali identificate da poco infatti hanno riaperto un nuovo studio sull’argomento. Avevo già parlato di questo argomento in altre interviste. La pedagogia e le neuroscienze trattano questi argomenti in modo più approfondito naturalmente, io cerco di presentare questi aspetti scientifici in modo chiaro e semplice. Io penso che la memoria umana può sempre migliorare. Ho scritto articoli scientifici e libri sull’argomento. Sto studiando anche il ruolo importante dell’alimentazione sul miglioramento della memoria umana. Sono studi che trattano anche di neurobiologia e di fisica, concetti scientifici importanti in questo tipo di studi”.