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Favara: Sindaco Palumbo difende il suo operato contro le critiche dei consiglieri

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Nel mezzo di una crescente tensione politica a Favara, il sindaco Antonio Palumbo ha deciso di replicare pubblicamente alle accuse formulate dai consiglieri comunali Giuseppe Lentini e Miriam Indelicato. In una dichiarazione rilasciata in risposta a una nota pubblicata dai due consiglieri, Palumbo ha affrontato punto per punto le affermazioni dei due politici. La discussione ruota attorno a questioni finanziarie, servizi pubblici, tasse, manutenzione stradale e lo stato della piazza Cavour. Il sindaco difende con fermezza le azioni intraprese dalla sua amministrazione, fornendo spiegazioni dettagliate per smentire le accuse e mettere in evidenza i progressi compiuti. Questa risposta, afferma Palumbo, è una necessaria chiarificazione del suo operato e della situazione attuale in città, caratterizzata da un acuirsi del confronto politico e da accuse personali.
Qui sotto la nota integrale:
“Nel glissare, per mero amore verso la città e il dovuto rispetto verso la carica del consigliere comunale, rispetto agli insulti contenuti nella nota da voi pubblicata da parte dei consiglieri Lentini e Indelicato, mi vorrei limitare sinteticamente a smontare punto punto le affermazioni di chi, vorrei ricordarlo alla città, ha annunciato che non parteciperà più ai consigli comunali fintanto non licenzierò l’assessore Schembri.
Come ho già detto, se così sarà non rivedremo in aula Lentini per molto tempo.

Andando nel merito
1) LA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL’ENTE.Come dovrebbero sapere i consiglieri comunali, abbiamo ereditato una situazione disastrosa anche dal punto di vista dei documenti finanziari. Abbiamo già portato in aula i bilanci previsionali 2020/22 e 2021/2023 e consuntivo 2019 e 202, oltre i bilanci consolidati 2016, 2017, 2018 e 2019. A breve dovremmo avere il consuntivo 2021. Si può anche scegliere di far finta che non sia così, ma poi si rischia di essere presi per bugiardi.

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2) IL SERVIZIO IDRICO. A proposito di bugie, Lentini e Indelicato dicono che “Aica da due mesi non effettua riparazioni sulla rete idrica cittadina”. Sono una decina invece le riparazioni effettuate in circa dieci giorni. Tra le vie posso dire che è stata rifatta la rete fognaria in via Baronessa e si è intervenuto nelle vie Aldo Moro, Capitano Callea, delle Petunie, delle Orchidee, della Resistenza e in molte altre. Mi riservo di fornire l’elenco completo al consigliere Lentini quando e se tornerà in aula “Falcone e Borsellino”. Aggiungo che tutti questi interventi sono stati posti in essere nonostante Aica non abbia ancora individuato un’impresa fissa per i lavori grazie alle pressanti e ripetute richieste da parte della nostra Amministrazione.

3) LE TASSE e IL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI. L’aumento della Tari di cui parlano Lentini e Indelicato è da attribuire alla scelta del Consiglio comunale di ridurre la tassa per le seconde case, con un impatto prevedibile – e che avevamo annunciato – sulle prime case. La nostra amministrazione ha solo applicato un piccolo adeguamento che ha avuto una conseguenza di pochi euro. Sugli “errori madornali” delle bollette, abbiamo già spiegato che nessun sindaco e nessuna giunta e nemmeno nessun Consiglio comunale si occupa della redazione fisica delle bollette. Gli errori sono da attribuire in larga parte ai dati forniti dalla nostra ex software house a chi ha spedito gli avvisi, e comunque non si tratta di nulla di “catastrofico” come è stato fatto intendere.
Noto che ancora una volta si tace sul fatto che per la prima volta dopo anni stiamo conducendo una battaglia senza quartiere agli evasori, con circa 5 milioni di euro di Tari incassata lo scorso anno.

4)Sulle buche e la bitumatura delle strade credo sia poco utile aggiungere qualcosa all’acredine di Lentini e Indelicato verso l’assessore Schembri. Ad oggi sono state ribitumate quasi tutti gli assi viari centrali della città grazie al lavoro fatto nei confronti dell’Italgas per chiedere ripristini nettamente più ampi di quelli previsti. Nei mesi abbiamo riparato centinaia di buche con i pochi fondi a disposizione, abbiamo riparato marciapiedi grazie ai finanziamenti intercettati e abbiamo cercato di garantire la sicurezza dei cittadini. Il resto, evidentemente, sono chiacchiere.

5) L’ultimo punto è forse il più significativo. Ci si accusa di aver fatto “morire una delle più belle piazze della provincia”. Al nostro insediamento larga parte dei locali che insistono su piazza Cavour erano chiusi ormai da qualche anno. Di eventi pubblici di richiamo se ne ricordano pochi, pochissimi anche prima della mia elezione. L’ente, ma i consiglieri dovrebbero saperlo, non ha le risorse economiche necessarie per far fronte a nulla. Nostro compito è stato finora sostenere e incentivare, a volte anche contribuendo economicamente in modo personale, le iniziative private.

Concludo dicendo che questo non è il consuntivo di due anni di lavoro, ma solo la risposta dovuta a chi continua ad alzare il livello dello scontro politico per fatto personale”.