Il controllo sociale, sulla penosa vicenda che ha visto chiudere l’Avodic di Favara, viene rappresentato con l’atto di interpello che l’esuberante consigliera comunale L. Mossuto ha depositato al fine di capire quali cause hanno determinato lo spegnimento di una struttura che non chiedeva soldi al comune.
L’azione vuole tendere a rendere pubblico se fosse ineluttabile tale chiusura, ovvero se ci sono cause da rimuovere che ne hanno determinato tale chiusura, in modo che non accada piu’ a nessun altro in nessun servizio.
E’ un atto di interesse generale che deve fare scuola.