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Politica. Antonio Palumbo segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista interviene sull’applicazione del nuovo regolamento di Utenza approvati dall’ATI

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Dopo l’assembla dell’ATI del 6 ottobre 2018 che ha deliberato l’applicazione del nuovo regolamento di Utenza, interviene il segretario provinciale della Rifondazione Comunista, Antonio Palumbo.

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“Interveniamo in merito alle problematiche sorte, nella Gestione del Servizio Idrico Integrato, con l’applicazione del nuovo regolamento di Utenza, approvato dall’assemblea dell’ATI il 06 ottobre 2018. Infatti lo stesso risulta essere, in alcune sue parti-scrive Antonio Palumbo-  in netto contrasto con i documenti contrattuali ed in particolare con il disciplinare tecnico. Con il nuovo regolamento, Girgenti Acque pretende di addebitare ai cittadini i costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica e fognaria. In realtà non è la prima volta che Girgenti Acque tenta di addebitare in modo del tutto illegittimo tale costo ai cittadini, già in passato la società con la compartecipazione dell’assemblea dei Sindaci aveva fatto approvare un regolamento  che andava in questa direzione, regolamento poi modificato il 29.10.2018  , con l’abrogazione da parte del Commissario Liquidatore, Dr. Benito Infurnari, di tutte quelle parti lesive nei confronti dei cittadini che andavano in contrasto con il contratto stesso. Con una nota indirizzata all’ATI AG9 e per conoscenza al Gestore, chiediamo all’assemblea dei Sindaci- incita il segretario provinciale Palumbo- di provvedere immediatamente alla modifica e/o all’abrogazione di tali articoli, chiedendo inoltre che sia imposto al Gestore di restituire i soldi eventualmente sottratti illegittimamente   ai cittadini della provincia di Agrigento. Risulta a noi  incomprensibile, come parti di regolamento, illegittime, già una volta abrogate, vengano riproposte ed approvate a distanza di alcuni anni; e se non è giustificabile ma comprensibile che un privato cerchi di fare più utile possibile dal servizio che gestisce , risulta ingiustificabile-conclude la nota- che un’assemblea dei Sindaci, rappresentanti dei cittadini, approvino un regolamento  senza prima essersi informati sulla  legittimità o meno dello stesso o se lo stesso  colpisca illecitamente le tasche dei propri cittadini”.