Tutto avviene nella nostra Favara dalle mille contraddizioni di cui tutti parliamo, dove si scontrano due culture opposte.
Da una parte degli incivili scavezzacollo che non solo non hanno a cuore il bene comune, cioè quello che appartiene a tutti, quello di cui tutti ne usufruiamo, ma addirittura ne fanno dileggio rovinando tutto quello che capita in un momento in cui diventano branco e tirano fuori tutti gli istinti brutali.
Forse anche chi vi ha assistito, non sappiamo se ci sono stati testimoni oculari, senza battere ciglio, avrebbe potuto fermarli ma così non è stato.
La pubblicità grida che anche il silenzio è complicità, per cui chi assiste ad atti conto il patrimonio pubblico, ma non solo, dovrebbe intervenire direttamente o chiamando le forze dell’ordine.
I fatti avvengono in piazza Cavour dove il sedile di una panchina della nostra piazza è stato sfondato, senza alcuna motivazione, da alcuni teppisti da strapazzo, non si capisce come, rendendo la panchina non solo inutilizzabile ma anche pericolosa.
Il “simenzaru” di piazza Cavour, che si è preso a cuore il suo posto di lavoro, ma anche per il suo alto senso civico, ha prima avvertito i vigili urbani del nostro Comune che hanno segnalato il pericolo inibendo l’uso del sedile stesso.
Penso tutti avete capito che sto parlando di Lillo Stagno che ormai è considerato il factotum della Piazza e i il suo custode.
Lillo non si è limitato a chiamare i nostri Vigili Urbani ma, a proprie spese, ne ha curato il trasporto nel fabbro e si pure adoperato per la riparazione e la rimessa a posto della panchina.
Gli diciamo grazie per il suo senso civico, per l’attaccamento che ha per Favara in generale e per la Piazza in particolare, ma anche per l’impegno e le spese sostenute per rimettere a posto la panchina e il decoro della Piazza.
Grazie Lillo.